CARRIERA
STAGIONE SQUADRA PRESENZE RETI
1966-67 Milan 2 1
1967-68 Lecco 29 8
1968-69 Foggia 34 7
1969-70 Foggia 28 7
1970-71 Foggia 30 11
1971-72 Foggia 34 8
1972-73 Fiorentina 22 7
1973-74 Fiorentina 28 7
1974-75 Fiorentina 22 4
1975-76 Sampdoria 29 8
1976-77 Sampdoria 28 6
1977-78 Sampdoria 31 8
1978-80 Pistoiese 68 21
1980-82 Rimini 71 12
1982-84 Entella
1984-86 Gualdo
1986-87 Foligno
BIOGRAFIA
Nello Saltutti nasce a Gualdo Tadino il 16 giugno 1947.
Emigrato a tre anni con la famiglia in Lussemburgo, muove i primi passi calcistici con la maglia della Jeunesse d'Esch, la "Juventus del Lussemburgo", come la chiamava Nello. Torna in Italia da ragazzino con lo zio Aldo che gli fa sostenere un provino con la Fiorentina. Poi invece viene ingaggiato dal Milan.
Con la maglia rossonera esordisce in serie A il 15 gennaio 1967 (Milan-Bologna 1-1) segnando la rete del Milan. E’ l’inizio di una brillante carriera calcistica in campo professionistico ai massimi livelli: 3 anni al Milan, poi Lecco (1 anno in B), Foggia (3 in B, 1 in A), Fiorentina (3 in A), Sampdoria (1 in B e 3 in A), Pistoiese (2 in B), Rimini (2 in B) per complessive 522 partite (460 in campionato, 56 in coppa Italia e 6 nella nazionale under 21) e 155 goal (135 in campionato, 19 in coppa Italia ed 1 in nazionale).
Nelle interviste Nello Saltutti non mancava mai l'occasione per ricordare la sua origine gualdese. Anche la sua città venne proiettata così, attraverso la carriera di Nello, nelle cronache nazionali.
Nel 1984 indossa per la prima volta la maglia del Gualdo con il duplice incarico di allenatore-giocatore ai tempi della presidenza De Silva, prima dell’avvento del gruppo dirigente targato Tagina.
Prosegue poi l'attività agonistica fino a 44 anni, spesso con il duplice incarico di allenatore-giocatore, anche per il Foligno e il Nocera, squadra con cui conclude la sua lunghissima carriera.
Negli anni successivi riveste l'incarico di allenatore nel settore giovanile del Gualdo, ma l’esperienza dura poco, preferendo seguire la propria attività commerciale e la sua famiglia.
L’unico legame con il calcio a cui teneva tantissimo era il torneo tra le squadre delle scuole elementari gualdesi nei Giochi della Gioventù. Era un appuntamento fisso ogni fine maggio. Arbitrava le partite dei bambini con l’entusiasmo di un ragazzino e un amore sconfinato per il calcio. Qualche anno prima, in seguito al manifestarsi dei problemi cardiaci, si era associato all’ ANACA, l'Associazione Cardiopatici di Gualdo Tadino con cui stava preparando una maratona ad Amsterdam.
Nel corso dell’inchiesta sull’uso eccessivo di farmaci nel calcio, chiese di essere ascoltato dal PM Guariniello per raccontare la sua esperienza e denunciare il sospetto di aver assunto, a sua insaputa, delle sostanze dannose alla salute.
Nello ci ha lasciato il 27 settembre 2003.